"Dovete sapere che il terzo e ultimo pacco, quello con le canottiere di lana che dovevano fungere a scaldare la signora Caterina di 98 anni in un caldo abbraccio, era andato perso. Non so come ma, dal 29 novembre, per oltre 3 settimane, il pacco era finito in un magazzino a Bologna e lì sembrava volerci rimanere. Sì, in effetti l'intestazione non era corretta, ma non per mia distrazione, lo giuro.
A nulla sono servite le chiamate, tuttavia in data 22.12 un freddo call center di poste italiane risponde alla mia richiesta fatta via mail in cui chiedevo quantomeno che il pacco tornasse a me (per poi consegnarlo a mano), dicendo che non è questa la prassi, che occorre cioè un formale e alquanto articolato reclamo fatto di moduli e raccomandate. Demoralizzata, il 23 scrivo con le lacrime negli occhi e nel cuore alla RSA per avvisare la signora Caterina che il suo pacco non sarebbe arrivato, allegando le mie più sentite scuse.
Ebbene, arriviamo al finale... Qualcuno o qualcosa deve averci osservato o ascoltato perché magicamente o miracolosamente il 24 dicembre il pacco è uscito dal magazzino bolognese con destinazione la residenza per l'anziana signora novantottenne che, manco a dirlo, era contentissima come una bambina quando lo ha scartato la mattina di Natale!
"Il Natale è salvo"...avrebbe detto Topolino, ed è quel che dirò io ai miei nipotini quando racconterò questa bella e personale storia natalizia.
La morale della favola è: credete a ciò che volete ma credete, perché i miracoli, anche quelli più inspiegabili, avvengono!"
Pamela, nipote di Babbo Natale.